Giuseppe La Venia e le Fake News

Karol Del Campo e Giuseppe Spitaleri

Avatar utente

Personale scolastico

Docente

Lo scorso 19 Dicembre l’Istituto “Benedetto Radice” di Bronte ha avuto la possibilità di ospitare e poter conoscere Giuseppe La Venia, uno dei giornalisti più stimati d’Italia. Durante questo incontro, il nostro ospite ha avuto la possibilità di raccontarsi e far scoprire agli studenti il lavoro del giornalista. Ma chi è Giuseppe La Venia?
Nato ad Adrano (CT) il 28 Marzo 1972, comincia la sua “scalata verso il successo” nella radio/emittente televisiva della propria città (TVA Adrano) all’ età di soli sedici anni. Spronato a migliorare da innumerevoli persone, Giuseppe si sposta a Telecolor. Una vita tranquilla e abbastanza remunerativa porta il nostro giornalista a impigrirsi ed è per questo che poco tempo dopo viene licenziato.
<< Sono felice di essere stato licenziato, alla luce di quello che è successo dopo, ma all’ inizio è stato un periodo difficile >> racconta Giuseppe.
<< Nessuno mi faceva lavorare e quasi non arrivavo nemmeno a mettere qualcosa sotto i denti>>.
Ma lui non si arrende e, spinto dalla voglia di crescere e rimettersi in gioco, decide di spostarsi a Roma per cercare lavoro. Grazie ai suoi sforzi, comincia a lavorare alla Rai,
pagato a partita iva. Dopo essersi affermato e migliorato, Giuseppe prova ad entrare ufficialmente nella Rai, partecipando al concorso per Giornalisti, vincendolo. Dopo aver vinto il concorso, il nostro giornalista si ripromette di non diventare pigro come quando era a Telecolor.
<< Sono stato assunto, ma lavorerò come se fossi pagato a partita iva>> rivela di essersi detto.
Durante l’ incontro, diversi sono stati i temi trattati, tra questi la questione molto delicata delle cosiddette “fake News”. Giuseppe ci ha parlato di come sia importante distinguere una notizia vera da una falsa. Ormai il mondo di oggi è perennemente bersagliato da innumerevoli notizie che vengono raccontate ed esposte in maniera errata. Secondo lui la
causa principale di questo fenomeno sono i social media, che usano contenuti brevi ed ingannevoli per spostare l’attenzione delle persone su argomenti poco importanti. A
conferma di tutto questo, La Venia ci ha raccontato di quando, durante la pandemia, a Bergamo i militari trasportavano i defunti in totale silenzio durante le ore notturne per non farsi notare. Sul web, molte sono state le illazioni sull’accaduto, i sospetti che fosse solo uno dei tanti video fake che giravano all’epoca. I giornalisti però sono voluti scendere sul campo per scovare la verità, tra di essi anche il nostro Giuseppe La Venia. In questo modo hanno potuto verificare che era un’azione ripetuta già da tante settimane e che nessuno ne sapeva niente perchè lo Stato non voleva aggravare l’angoscia degli Italiani. La Venia ha concluso il discorso, invitando tutti gli studenti presenti a prestare maggiore attenzione a tutto ciò che si vede e si ascolta sui social, e a dare a ognuna di quelle notizie il giusto peso, nella speranza che tutti possano pensare con la propria testa.

Karol Del Campo e Giuseppe Spitaleri