Alla Presidente del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
Al Ministro dell’Istruzione e del Merito
Gabinetto del Ministero
e p.c. Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Alla Commissione di Garanzia sul diritto
di sciopero nei servizi pubblici essenziali
All’ARAN
Alle II.SS. e II.EE.
Oggetto: Ulteriore Prosecuzione Azioni Di Protesta Sindacale (e professionale) per Direttori SGA e Assistenti
Amministrativi delle Istituzioni Scolastiche ed Educative, dal 2 gennaio 2023 al 31 gennaio 2023. Ipotesi di sciopero e
manifestazioni pubbliche.
L’Organizzazione sindacale scrivente comunica, per opportuna conoscenza e norma e per quanto ne consegue, l’ulteriore
prosecuzione (per il momento) delle seguenti azioni di protesta sindacale (e professionale), per il periodo, dal 2 gennaio
2023 al 31 gennaio 2023, che vedono coinvolti i Direttori SGA e gli Assistenti Amministrativi delle Istituzioni Scolastiche
ed Educative.
La prosecuzione viene formalizzata nel rispetto di quanto prescritto dall’art. 10 c. 4 lett. d) e dall’art. 11 c. 12 dell’accordo
ARAN/Sindacati del Comparto Istruzione e Ricerca sottoscritto il 2/12/2020.
Si ricorda che le precedenti iniziative (dal 5 al 31 ottobre 2022 e dal 12 novembre all’11 dicembre 2022) sono state
assunte dalla scrivente organizzazione sindacale con specifici documenti del 22/9, 28/10 e 23/11 del corrente anno
solare 2022.
Le ragioni poste a fondamento delle azioni di prosecuzione della protesta sindacale (e professionale) sono le seguenti:
1. l’urgenza di una veloce conclusione delle trattative per la parte giuridica e gli ulteriori aspetti economici, dopo la
sottoscrizione del CCNL 2019/2021 solo sui principali aspetti del trattamento economico (stipendi tabellari e
indennità fisse); sottoscrizione definitiva avvenuta il 6/12/2022.
La dotazione ulteriore di oltre 330 milioni – che passeranno nella disponibilità delle trattative in sede ARAN – deve
coinvolgere tutto il personale scolastico con espresso riferimento al trattamento accessorio avente carattere fisso
e continuativo (retribuzione professionale docenti, indennità di direzione per i DSGA, compenso individuale
accessorio per il personale ATA) la cui entità è al momento del tutto inadeguata. In considerazione di quanto avvenuto
con i precedenti contratti del 2003, 2007, 2008 (sequenza contrattuale) e 2018 una particolare attenzione merita la
quota base dell’indennità di direzione per i DSGA, il cui incremento deve essere rilevante e significativo.
Ricordiamo che in quasi vent’anni dal CCNL del 2003 all’ultimo del 2022 (sopra citato) l’indennità in parola ha avuto
incrementi irrisori: dal € 1.586,56 annui del 2003, ai € 1.750,00 del 2007, ai € 1.828,00 del 2018 e ora ad € 1.984,20;
2. l’esigenza di una radicale revisione dell’ordinamento professionale dei DSGA e di tutto il personale ATA. I DSGA
vanno collocati nell’area delle elevate professionalità (o qualificazione) – prevista dall’atto di indirizzo madre per i
rinnovi contrattuali – in ragione di ciò che già sono e fanno (funzionari direttivi in posizione apicale unici in ogni
scuola, titolari del potere di firma, destinatari di deleghe dirigenziali, con rapporto di lavoro esclusivo e in una
particolare relazione con il Dirigente scolastico fondata sulle direttive di massima. In buona sostanza il DSGA è una
figura professionale monocratica ed anche organo individuale che non ha paragoni con nessun’altra categoria, non
dirigenziale, presente nel sistema delle amministrazioni pubbliche. Ci piace ricordare che quando il Prof. Sabino
Cassese delineò i connotati dell’autonomia scolastica – Conferenza Nazionale sulla Scuola del 1990 – prefigurò
l’ipotesi di una doppia dirigenza).
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L’area delle elevate professionalità (o qualificazioni) è già stata inserita negli altri Comparti, anche con la definizione
di una struttura retributiva identica a quella dirigenziale: trattamento fondamentale, retribuzione di posizione e
retribuzione di risultato. Prevedere anche Comparto Istruzione e Ricerca l’area delle elevate
professionalità/qualificazioni è un dovere al quale la contrattazione non può sottrarsi.
Quanto emerge (vedi comunicati sindacali) dalla trattativa in corso sull’argomento (riunioni del 6 luglio, 14
settembre, 25 ottobre 2022, 17 novembre e 1° dicembre) è del tutto insoddisfacente sia sotto il profilo della
normazione giuridica che del trattamento economico. Vi è il rischio di una pattuizione contrattuale del tutto
inadeguata sia con riferimento al sistema di classificazione (assurda la previsione di due aree dei collaboratori ed
anche l’accorpamento dell’attuale area “C” – inesistente nella realtà – con l’area “D”), alla disciplina di incarichi di
durata triennale per i DSGA (inconcepibile precarizzazione per gli interessati e per le scuole medesime), a quella
afferente la sostituzione dei DSGA, con l’ipotesi di un incarico ad interim sottopagato e alle progressioni di area che
potrebbero condurre all’area di funzionario di elevata qualificazione, con procedure semplificate anche chi da
Assistente non ha mai svolto funzioni di Direttore SGA.
Nel nuovo sistema di classificazione l’area dei Collaboratori deve essere unica (per appena tre profili professionali)
mentre per gli Assistenti si dovrebbero prevedere due aree: quella dell’Assistente e quella dell’Assistente
qualificato. Attualmente nell’area degli Assistenti insistono ben cinque profili professionali.
Per il DSGA si configura addirittura un esito regressivo rispetto all’esistente, come se il tempo trascorso non avesse
certificato nell’ordinamento e nelle condizioni fattuali un radicale ed enorme trasferimento di attribuzioni
amministrative alle scuole; attribuzioni che gravano soprattutto – se non esclusivamente – sul lavoro dei Direttori
SGA e degli Assistenti Amministrativi.
Non solo non si penserebbe ad una retribuzione di posizione consistente (tra gli 11.000,00 e i 29.000,00 euro annui
come indicato nel Comparto delle Funzioni Centrali) ma, ad un irrisorio aumento della quota base dell’indennità di
direzione di appena 156,20 euro annui con il CCNL del 6/12/2022, fa riscontro il mantenimento di una quota
variabile con misure ferme da oltre 14 anni (sequenza contrattuale del 25/7/2008). Inoltre, viene prevista l’ipotesi
di un trattamento economico omnicomprensivo (alla stregua dei Dirigenti) e il “divieto di accesso” a qualsiasi risorsa
contrattuale proveniente dal MOF.
Per gli Assistenti Amministrativi il sistema di classificazione e il profilo professionale rimarrebbero sostanzialmente
immutati, come se nulla fosse cambiato e sopra descritto con riferimento ai Direttori SGA.
Queste le azioni di protesta sindacale e professionale in ulteriore prosecuzione:
1. sospensione di qualsiasi prestazione eccedente l’orario d’obbligo – NO AL LAVORO STRAORDINARIO;
2. rifiuto di qualsiasi prestazione non espressamente prevista come compiti e/o disciplina delle mansioni da norme
legislative, regolamentari e contrattuali. A titolo di mero esempio:
• si limita l’azione di collaborazione nella predisposizione del programma annuale alla sola parte economico-
finanziario (determinazione dell’avanzo di amministrazione, indicazione dei finanziamenti in entrata e
allocazione delle somme a destinazione vincolata);
• non si partecipa alle riunioni del Consiglio di Istituto (il DSGA non è componente di diritto) e a quelle afferenti le
relazioni sindacali di istituto (il DSGA non è soggetto di relazioni sindacali);
• non si intrattengono relazioni dirette ed esclusive con i Revisori dei Conti in occasione delle visite periodiche o di
confronti da remoto (la responsabilità della gestione è solo parzialmente in capo ai DSGA);
• nessuna disponibilità allo svolgimento di attività progettuali collegate a PON/POR e altre azioni (senza il
riconoscimento di adeguati compensi) e ad attività gestionali, per le quali il Ministero dell’Istruzione ed eventuali
altre amministrazioni pubbliche coinvolte non abbiano fornito le indispensabili azioni di formazione,
aggiornamento e addestramento (vedi PASSWEB);
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• indisponibilità a prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo per la realizzazione del PNRR, se queste prestazioni non
vengono adeguatamente retribuite. Le azioni di progettualità e gestione riguardanti il PNRR costituiscono un
carico di lavoro aggiuntivo, per quantità e qualità, che si riversa su segreterie scolastiche già “sfiancate” da un
gravoso lavoro ordinario.
IN ALTRE PAROLE NON SI FA CIÒ CHE NON COMPETE O NON VIENE REMUNERATO.
3. rifiuto di deleghe di funzioni dirigenziali, nomine a RUP e autorizzazione e all’uso della carta di credito, in assenza
del riconoscimento di uno specifico compenso – NON SI FA CIÒ CHE COMPETE AD ALTRI SE NON VIENE
REMUNERATO;
4. rifiuto di prestazioni connesse all’incarico aggiuntivo nella seconda scuola sottodimensionata, in assenza di
pagamento dell’indennità mensile prescritta da legge e contrattazione collettiva. Sono tre anni scolastici che i DSGA
coinvolti non vengono pagati (19/20-20/21-21/22) e non si intravede nulla di nuovo per il corrente a.s. 2022/2023 –
NON SI LAVORA GRATIS.
Si ricorda che la prosecuzione delle azioni di protesta sindacale, come sopra descritte, avviene dopo l’esito negativo
della procedura di raffreddamento e conciliazione che si è svolta (in video conferenza) presso il Ministro del Lavoro e
delle Politiche Sociali – Direzione Generale dei Rapporti di Lavoro e delle Relazioni Industriali – Divisione VI – in data
21/09/2022. Era presente solo il Ministero dell’Istruzione e l’interlocuzione è stata a dir poco deludente: nessun
riscontro alle nostre ragioni e nessuna disponibilità a intervenire sull’ARAN, per richiamare il puntuale rispetto degli atti
in indirizzo.
In aggiunta alle sopra descritte azioni di protesta sindacale, l’Anquap si riserva di proclamare l’astensione giornaliera
e/o oraria dal lavoro (SCIOPERO).
È evidente che l’Anquap non è disposta a tollerare ulteriori mortificazioni e discriminazioni sul piano giuridico ed
economico per i Direttori SGA e gli Assistenti Amministrativi, anche ipotizzando di organizzare manifestazioni
pubbliche, nei luoghi dove si discutono le decisioni da prendere.
Nel confermare la disponibilità a livello politico, istituzionale e sindacale di ogni auspicabile approfondimento e
confronto, anche con riferimento alla richiesta di audizione presentata all’ARAN e ai Sindacati con specifico documento
del 6 dicembre u.s. (vedi allegato), si porgono distinti saluti.
Lì, 13.12.2022
IL PRESIDENTE
Giorgio Germani
P.S.: si chiede alle istituzioni scolastiche ed educative di provvedere all’affissione all’albo del presente documento.
Personale scolastico
Docente