Il “Benedetto Radice” pianta nuove radici con Treedom

Alex Lembo

Acquistati sulla celebre piattaforma di e-commerce 6 alberi che cresceranno in diverse parti del mondo, grazie ai fondi raccolti durante le iniziative di beneficenza di fine anno.

Alex Lembo

Tra la fine e l’inizio dell’anno la nostra società ci impone una corsa al consumismo sfrenato e a pagarne le conseguenze è il nostro pianeta. Basti pensare alla raccolta di pistacchi e olive che quest’anno, ancor di più, ha risentito di una condizione meteorologica per nulla favorevole: il clima sta cambiando e ne abbiamo la prova più concreta. Per questo, tutta la comunità dell’Istituto “Benedetto Radice” di Bronte ha deciso di dare il suo contributo per sradicare il binomio Natale – consumismo. «L’unico click che ti darà il pollice verde»: questa la frase con la quale “Treedom” – l’e-commerce che consente di piantare alberi in tutto il mondo e di monitorarne la crescita – dà il benvenuto sulla sua piattaforma web. Scopriamo come funziona.

COME FUNZIONA. L’impegno di questa associazione inizia nel 2010 e permette, in maniera semplice, di piantare, appunto, un albero a distanza. Attività come queste iniziano ad essere sentite al giorno d’oggi e cercano di colmare i danni che lo sfruttamento senza sosta delle risorse e l’inquinamento hanno causato. Un report di WWF denuncia: «Negli ultimi 30 anni la superficie forestale a livello mondiale si è ridotta di oltre 420 milioni di ettari, con un ritmo, che dal 2010, è di circa 4,7 milioni di ettari all’anno».

Si comprende dunque come un’azione apparentemente banale (piantare un albero) porta in realtà benefici e vantaggi rivoluzionari. In primis l’impatto ambientale a livello locale, tutelando la biodiversità del territorio in cui viene coltivato, e a livello globale, grazie all’assorbimento di CO2. Ma non finisce qui: l’albero che viene piantato viene poi affidato ad una famiglia del territorio che se ne occuperà e potrà ricavarne i frutti, garantendo vantaggi a livello sociale ed economico.

Ogni albero è unico nel suo genere e questo è garantito da un sistema di tracciamento. Un QR-code ed un codice univoco per seguire la vita del proprio albero, dalla semina alla raccolta, con alcuni riferimenti fotografici. Spulciando tra i dettagli di ogni singola piantagione è possibile conoscerne la storia, tenersi aggiornati sullo stato di crescita e sfidarsi con simpatici sondaggi sulla sostenibilità ambientale che spesso il team di Treedom propone.

 

L’IMPEGNO DEL “BENEDETTO RADICE”. Gli studenti partecipano a questa iniziativa non con uno, ma con ben sei alberi, i quali portano elementi distintivi dell’istituto. La pagina dedicata alla scuola sulla piattaforma permette a chiunque di immaginarsi tra un albero di cacao (perché iniziare la giornata alle sette di mattina non comporta quasi mai un dolce risveglio) o uno di caffè (affinché si abbia sempre la giusta carica per seguire le lezioni). Gli alberi sono stati rinominati secondo gli indirizzi di studio presenti, a cui si aggiunge la mascotte “Benedettino”. Il contributo della scuola alle pendici dell’Etna si unisce a quello di altri numerosi utenti che hanno permesso di raggiungere l’incredibile traguardo di più di 4 milioni di alberi piantati e quasi 250.000 agricoltori coinvolti a livello locale. La donazione è stata possibile grazie a diverse attività di beneficenza promosse durante il mese di dicembre. Tra queste, la fiera del dolce, a cui studenti e famiglie hanno partecipato preparando torte, biscotti e pasticcini che sono stati poi offerti ad alunni, insegnanti e personale scolastico in cambio di un contributo libero.

I sei alberi saranno in grado di assorbire 1,72 tonnellate di anidride carbonica in 10 anni. Abbiamo così risolto il problema del climate change? Certo che no ma se a questo piccolo gesto si unissero delle sane e buone abitudini ciascuno potrebbe fare la differenza: risparmiare le risorse idriche e alimentari, preferire il trasporto pubblico o mezzi più sostenibili, rispettare la raccolta differenziata.

Anche il celebre pittore Vincent Van Gogh ci ricorda come spesso l’essenziale stia in poche e semplici cose: «Ho la natura, l’arte e la poesia, e se questo non è sufficiente, che cosa posso volere di più?».

Let’s green, “Radice”!