23-24.Roma caput mundi: esploriamo la capitale e il significato della parola “pace”

Papotto Lorena e Spedaletti Melania

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Personale scolastico

Docente

Risate, emozioni e divertimento: queste le sensazioni che si sono percepite a Roma tra il 18 e il 20
aprile quando un gruppo di studenti del “Benedetto Radice” di Bronte è andato a fare visita alla
capitale della Storia (e non solo)
Papotto Lorena e Spedaletti Melania
Si parte motivati a scoprire i più famosi monumenti della città: dal prezioso Pantheon, alla magnifica fontana di Trevi. “Roma caput mundi”: è questa la frase che arieggia tra tutti gli alunni sorpresi dinnanzi allo splendore della Città Eterna. Ma cosa li avrà colpiti così tanto?

IN VIAGGIO PER IL PAPA. Si chiama “Scuole per la pace” il progetto che ha coinvolto gli studenti nell’incontro con Papa Francesco, svolto in Vaticano, precisamente nella sala Paolo VI, il 19 aprile. L’incontro ha avuto come fine la sensibilizzazione dei ragazzi alla pace e alla cura verso gli altri e noi stessi poiché, riportando le parole del papa: «Dal “prendersi cura” reciproco nasce una società inclusiva, fondata sulla pace e sul dialogo». L’evento è stato caratterizzato dal contributo di altre scuole che hanno regalato ai presenti tanti messaggi che ognuno di noi dovrebbe sempre tenere a mente e nel cuore; tra questi: “Impariamo a fare pace” e “Non arrendiamoci alla violenza”. Messaggi accompagnati da canzoni con un forte impatto emotivo e significativo tra cui “Pensa” di Fabrizio Moro che ci ha invitati a riflettere sull’importanza di pensare e di riflettere prima di agire. La pace è un sogno che accomuna l’intera comunità, non solo quella credente, ma è anche un sogno che richiede molto impegno e sacrificio. Infatti, il pontefice stesso, lo ha così descritto: «Si tratta di un sogno che richiede di essere svegli e non addormentati». Bisogna partire dalle piccole cose, dagli ingenui litigi dei bambini fino ad arrivare alle guerre che purtroppo viviamo nel nostro mondo. Ognuno di noi deve mettere a disposizione di questo obiettivo comune – cioè, un mondo più libero e sicuramente con più pace – la sua buona volontà, facendo propria la frase di Mahatma Gandhi «Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo». A questo scopo il papa ha rivolto la sua attenzione a tutti i ragazzi delle scuole aderenti al progetto e non, chiedendo loro di mettersi in gioco e capire ciò che è giusto per la propria vita: «Voi siete chiamati ad essere protagonisti e non spettatori del futuro». Questo invito ha così suggellato l’incontro con l’immancabile benedizione da parte di sua Eccellenza che non ha mancato di abbracciare con il suo sorriso tutti i ragazzi che
hanno fatto ore di viaggio pur di incontrarlo.

UN’ESPERIENZA PER LA VITA. Sono stati momenti forti, vissuti con gioia, una gioia resa ancora più intensa da tutte le bellezze offerte in questo viaggio. Un’esperienza questa che gli studenti del “Radice” difficilmente dimenticheranno, in quanto all’emozione di poter vedere dal vivo il capo della Chiesa cattolica si è aggiunta la grandezza del Colosseo, la semplice eleganza del Castel Sant’Angelo e l’imponenza dell’Altare della Patria. Ma soprattutto, a rendere speciale questo
viaggio, sono stati gli innumerevoli momenti passati in compagnia l’uno dell’altro, momenti che tutti porteranno sempre nel cuore perché la conoscenza non è bella se non è condivisa. Scuola è anche questo.